Una nuova stangata sugli utenti dell’acquedotto dei comuni bergamaschi serviti da Uniacque.
Alcuni associati di APPC (Associazione Piccoli Proprietari di Case) ci hanno fatto avere un volantino a cui, il gestore dell’acquedotto non ha dato pubblicità con cui comunica che imporrà un deposito cauzionale agli utenti del servizio di fornitura dell’acqua.
Gli altri gestori degli acquedotti della bergamasca (Servizi Municipali e del bresciano (Acque Bresciane) non lo fanno, anzi hanno rimborsato i vecchi depositi.
La richiesta è del tutto illegittima per le seguenti motivazioni:
- Uniacque spa è un operatore fornitore di servizio essenziale primario che agisce in regime di monopolio
- Si va a modificare il rapporto contrattuale in essere in modo unilaterale e ciò è illegittimo
- Il richiamo che nel volantino si fa alla delibera è generico e in ogni caso la delibera non impone tale obbligo.
- Si violano le disposizioni del Dpcm 29 agosto 2016 in modo palese, norma comunque successiva e superiore alla delibera dell’Autorità richiamata.
- Si crea conflittualità sociale in quelle situazioni in cui è già difficile pagare le forniture alla regolare scadenza e di fatto facendo scattare la solidarietà anticipata per le morosità nel condominio. Negli immobili condominiali si costringe a violare la norma relativa ai fondi che è vietata trattandosi di un fondo di garanzia
- In caso di insolvenza di Uniacque spa i consumatori perdono il diritto al rimborso del deposito cauzionale.
Invitiamo gli utenti interessati a contestare la pretesa mandando una raccomandata utilizzando come base il modello allegato qui sotto:
Salve, io ho ricevuto l’ultima fattura emessa il 14 Maggio e dentro c’è questo volantino con questa richiesta di costi non dovuti; volevo sapere se è possibile, se ci sono aggiornamenti riguardo a questa diatriba, ovvero se si è conclusa oppure bisogna muoversi in altro modo, grazie!
Ps. Io vivo in un condominio dell’Aler in affitto.
Buongiorno, mandi per cortesia la documentazione su posta@appc.bs.it all’attenzione arch. Massimo Vecchio Grazie